domenica 7 agosto 2011

Il topo Federico, di Leo Lionni

Perchè spendere una decina di minuti con i propri figli, nipoti, scolari a leggere la storia del topo Federico?

Perchè questo libricino insegna ai bambini cosa sia la sana contemplazione delle vere cose belle intorno a noi, perchè fa capire loro che esiste un cibo per il corpo e un altro per la mente, entrambi fondamentali. Anzi no: il secondo nutrimento risulterà essere assai più importante del primo.

Aggiungete delle illustrazioni tenui e deliziose, sappiate che l'autore  tiene alla larga dai contenuti ogni noiosissima retorica e converrete con me che vale la pena di tentare questa lettura così necessaria e solo apparantemente tanto lontana dai gusti frenetici dei bambini di oggi

Riassumo brevemente la trama:

"Il topo Federico" è la storia di un topino che sembra starsene pigramente in disparte mentre tutti i suoi compagni faticano per raccogliere le provviste per l'inverno; quando l'inverno arriva, i compagni hanno il cibo per sfamarsi ma manca loro qualcosa per sentirsi davvero felici, e quel qualcosa verrà fornito loro da Federico, che, con la sua voce e le sue parole , saprà regalare a tutti i presenti quello che ha incamerato minuziosamente durante la bella stagione:  i colori pieni dell'Estate, i caldi raggi di sole che rafforzano l'anima, i profumi di una natura che si mostra in tutta la sua bellezza e semplicità.
“Ma, Federico –dissero- tu sei un poeta! Ti faremo una corona d’alloro!”, “... No, si schernisce Federico, non voglio applausi, non merito alloro. Ognuno, in fondo, fa il proprio lavoro.”

Questo libro non ha effetti speciali, ma i bambini per fortuna, se presi in tempo, sanno apprezzare anche questo genere di racconti. Spengete per un attimo la televisione e correte a leggerglielo ...

  "Il topo Federico", Leo Lionni, Babalibri

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